102 anni dalla nascita di Nilde Iotti

Oggi sono trascorsi esattamente 102 anni dalla nascita di Nilde Iotti (Staffetta Partigiana, Deputata dell’Assemblea Costituente, Deputata del PCI e Presidente della camera dal 1979 al 1992).

Nata il 10 Aprile 1920 a Reggio Emilia, figlia di un Ferroviere e sindacalista e di una casalinga, Nilde Iotti, all’anagrafe Leonilde Jotti, fu membro attivo della Resistenza al Nazi-fascismo svolgendo il ruolo di Staffetta porta-ordini; nel 1946 fu eletta all’assemblea costituente e al consiglio comunale di Reggio Emilia come indipendente nel PCI.

Nel 1948 venne rieletta alla Camera dei deputati dove rimarrà fino al 1999, anno in cui dovette abbandonare tutti gli incarichi pubblici a causa delle sue condizioni di salute.

Sempre attiva nell’ambito dei diritti civili, nel 1955 fu firmataria di una proposta di legge per assicurare una pensione e assicurazione alle casalinghe e si impegnò a favore dell’introduzione e del mantenimento del diritto al divorzio per tutti gli anni della sua carriera politica.

Si ricordano ancora oggi alcune sue celebri dichiarazioni che si configurarono come vere e proprie precorritrici di tematiche che verranno affrontante dalla politica decenni dopo: “Io credo che siamo sempre stati persone […], tra quali però c’erano grandi differenze […], in cui gli uomini erano oppressori e le donne oppresse, questo è durato per secoli […], io penso che ancora sia necessario sottolineare l’aspetto dei problemi che si riferiscono alla donna e quindi lo spazio donna.” da un’intervista Rai; “Noi sosteniamo il divorzio perché riteniamo che questo istituto trovi rispondenza nella mutata coscienza morale dei cittadini Italiani e nella mutata natura della famiglia -vedete Onorevoli Colleghi- per quanto siano forti i sentimenti che uniscono un Uomo e una Donna in ogni tempo ma soprattutto direi nel mondo di Oggi, essi possono anche mutare e quando non esistono più i sentimenti non esiste neppure più ,per le ragioni prima illustrate, il fondamento morale su cui si basa la vita familiare[…], aggiungo -Onorevoli Colleghi- che la condizione dei Figli in una famiglia tenuta insieme per forza, in una famiglia dove la violenza o peggio -dico peggio- L’Indifferenza sono alla base dei rapporti  dei coniugi è la peggiore possibile e causa la devastazione della loro personalità, peggio, assai peggio questa condizione che non quella di un figlio o di più figli che vivono con un solo dei genitori separati” dal discorso sul divorzio, 25 dicembre 1969; “Penso che significhi (il vivere in una famiglia con parità tra uomo e donna, n.d.r.) soprattutto una cosa: che la parità tra uomo e donna si esprime in un sentimento particolare: il rispetto dell’uno verso l’altro, quando dico rispetto intendo il rispetto di quello che è uno e di quello che è l’altro, del lavoro dell’uno e del lavoro dell’altro, mi pare che la parità sia soprattutto questo” da un’intervista.

Nilde Iotti venne eletta tre volte di conseguenza alla Presidenza della Camera dei Deputati, a partire dal 1979 fino al 1992, essendo effettivamente la prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire questo ruolo e svolgendolo con una diligenza e zelo assoluti.

Nel 1987 si avvicinò incredibilmente al ruolo di Presidente del Consiglio e nel 1992 fu la candidata di Sinistra alle elezioni del Presidente della Repubblica, ottenendo nel IV scrutinio 256 voti.

Riguardo alla vita privata della Presidente sappiamo che fu la compagna di Palmiro Togliatti (allora segretario del PCI) e che con questo adottò Marisa Malagoli, una bambina orfana sorella minore di uno degli operai uccisi nel 1950 durante una manifestazione operaia.

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1999 per un attacco cardiaco, fu ricordata da diversi esponenti di governo e non solo, ricordiamo ad esempio il discorso che fece il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:”[…] E ancora, abbiamo da contare – mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti – sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l’enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili.[…]”; oppure l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:” […] La novità (l’elezione di una donna alla presidenza della camera, n.d.r.) è stata percepita come straordinaria e importante, una svolta veramente storica per il nostro paese […]”.

Alvise Dedemo VBO