George Sand e anniversario della pubblicazione di “Indiana”

“Un jour viendra où tout sera changé dans ma vie, où je ferai du bien aux autres; un jour où
l’on m’aimera, où je donnerai tout mon cœur à celui qui me donnera le sien; en attendant,
souffrons; taisons-nous, et gardons notre amour pour récompense à qui me délivrera.”
Indiana, pubblicato per la prima volta il 19 maggio 1832, è ricordato come il primo romanzo
scritto interamente da George Sand, una delle più celebri autrici francesi del Romanticismo.
George Sand, pseudonimo di Aurore Dupin, nasce il primo luglio 1804 a Parigi. Dopo
un’infanzia segnata dalla morte assai prematura del padre, dalla scomparsa della nonna
materna dalla quale aveva ricevuto una rigida educazione e, infine, da rapporti alquanto
conflittuali con la madre, Aurore sposa, nel 1822, il Barone Dudevant. Questa unione, non
dettata da alcun sentimento amoroso, precipita, inevitabilmente e molto presto, in una
relazione mal sofferta da entrambi. Per questa ragione, la coppia decide di separarsi, e Aurore
si trasferisce nuovamente a Parigi, dove conduce una vita bohémienne. Durante questo
soggiorno a Parigi, Aurore sviluppa il personaggio per cui è ricordata oggi: una donna
anticonvenzionale, libera e indipendente dalle norme sociali dell’epoca, tanto da vestirsi con
abiti maschili poiché, come lei stessa sosteneva, erano più comodi e meno costosi. Sempre a
Parigi, inizia a frequentare diversi personaggi letterari all’epoca molto influenti, come lo
scrittore Jules Sandeau, con il quale pubblicherà un romanzo, “Rose et Blanche”, utilizzando
lo pseudonimo di “J. Sand”, poi modificato in “G. Sand” con il romanzo seguente, “Indiana”.
Quest’opera, pubblicata esattamente 191 anni fa, ricopre un ruolo di essenziale importanza
nella produzione della scrittrice, in quanto rappresenta il suo primo romanzo scritto
interamente di suo pugno.
“Indiana” narra la storia dell’omonima protagonista, una giovane ragazza data in sposa ad un
violento ed autoritario veterano e della sua passione per un altro uomo, Raymon de la
Ramière, dal quale si lascia sedurre. Quest’opera denuncia in maniera critica la condizione
femminile della donna in Francia, come afferma la stessa autrice: “J’ai écrit Indiana avec le
sentiment non raisonné, mais profond et légitime, de l’injustice et de la barbarie des lois qui
régissent encore l’existence de la femme dans le mariage, dans la famille et dans la société”.
“Indiana” sarà poi seguito da innumerevoli altre opere, tra cui “Léila”, “Consuelo”, “La Mare
au Diable”, caratterizzati da protagoniste tenaci, eroine che sovvertono il classico modello di
donna fragile, di damsel in distress; e “Elle et Lui”, opera fortemente autobiografica ispirata
alla relazione dell’autrice con Alfred de Musset, altro autore del Romanticismo francese: una
delle storie d’amore, almeno secondo il mio punto di vista, tra le più appassionanti della
letteratura.

Emilia Vaccari, 4Ce