Cibo per gli artisti

Cibo per gli artisti

É il 29 maggio 2022 quando la Gioconda si tinge di bianco, panna. Un vandalo si introduce all’interno del Louvre in sedia a rotelle con addosso una parrucca, ma la vera sorpresa arriva quando la vecchietta disabile si trasforma in un uomo pelato armato di torta che scaglia contro la Gioconda urlando a pieni polmoni: “Pensate alla terra, c’è gente che sta distruggendo il pianeta, gli artisti invece vi stanno dicendo di pensare alla terra, è per questo che ho fatto questo gesto.”

Come penso si sia ben intuito questo è stato un gesto a sostegno di una delle molte campagne ambientaliste. Allo stesso modo colpisce la violenza con cui viene gettato il quantitativo di due barattoli di zuppa al pomodoro sui “Girasoli” di Van Gogh solo una settimana fa. Siamo a Londra e questa volta sono due giovani donne a portare la loro protesta alla National Gallery a nome della campagna “just stop oil”, un’associazione senza scopo di lucro che chiede di fermare la produzione di combustibili fossili.

Proteste simili ormai si diffondono in ogni nazione del globo e spesso accade anche che gli attivisti cospargano di supercolla le loro mani e le attacchino disperatamente ad altri famosissimi quadri come “I peschi in fiore” di Van Gogh e “La primavera” di Botticelli. È stato accertato che il rischio di danneggiamento per queste opere è altissimo, seppur finora solamente il dipinto di John Constable “The Hay Wain” ha subito dei danni alla tela e non solo alla cornice. A protestare sono per lo più giovani, appartenenti a numerosi movimenti ambientalisti, rivendicando un pianeta più sano e meno inquinato, cercando di farci aprire gli occhi per vedere che la terra sta morendo.

Il loro è un grido disperato e non c’è alcun dubbio sulla veridicità delle loro parole. Sarebbe falso anche dire che i loro gesti non valgano nulla, poiché sappiamo che una farfalla che sbatte le ali può causare un uragano dall’altra parte del mondo e i grandi cambiamenti avvengono spesso nelle piccole azioni.

Ora, ciò che è profondamente sbagliato è il messaggio che rimane impresso da queste azioni. Non è importante distruggere opere d’arte, poiché ciò che è veramente importante è che stiamo distruggendo il nostro pianeta? Tutti gli uomini conoscono il cambiamento climatico e i disastri che avvengono sulla terra e questi gesti non hanno di certo reso un singolo essere umano più consapevole o più disposto a far cambiare qualcosa. L’importante non è sempre far parlare di sé, negativo o positivo che sia, ma ormai l’importante per salvare la nostra terra è fare qualcosa che conti davvero.

Virginia Gonzales IIAO